La notizia arriva alle soglie del nuovo anno: i prezzi ricominciano a salire, autostrade sempre più care, i dettagli dell’aumento.
Era nell’aria, ma la conferma ufficiale è arrivata alle soglie del 2023 e non si tratta certo di una nota positiva. Cresce la preoccupazione, soprattutto per tutti coloro che hanno bisogno di spostarsi per cause lavorative ogni giorno. I prezzi sulle autostrade sono in salita, i dettagli.
Una notizia che, in effetti, non coglie proprio di sorpresa, poiché eravamo consapevoli del fatto che il blocco stabilito per quanto riguarda le tariffe sarebbe stato valido solo nel corso del 2022. Ovviamente, la speranza degli italiani era tutta per una proroga di questa misura, che, tuttavia, sembra non essere arrivata.
Già a partire dal 1 di Gennaio del nuovo anno, infatti, si è registrato il primo aumento sulle autostrade che, tuttavia, sembra non essere l’unico previsto: cosa c’è da sapere.
I prezzi ricominciano a salire, autostrade sempre più care: arriva l’aumento
Nel 2022, la situazione economica del nostro paese era stato un catalizzatore sufficiente affinché si decidesse di mettere un freno agli aumenti. Una manovra mirata ad agevolare i cittadini, il loro lavoro, il loro portafogli.
Le cose sono cambiate con l’arrivo del 2023 e, già alle soglie del nuovo anno, i primi aumenti hanno fatto capolino sulle autostrade. Secondo quanto riportato da “SkyTg24”, si parla di un 2% in più per quanto riguarda “Autostrada per l’Italia”.
A preoccupare, però, è soprattutto il fatto che un secondo aumento, pari a circa l’1,34%, dovrebbe arrivare a partire dal mese di Luglio 2023. A tal proposito si è espresso Matteo Salvini, spiegando che il paese ha corso il rischio di vedere un aumento del 5% per quanto riguarda le autostrade, rischio che è stato “scongiurato”.
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Al momento, dunque, la rete stradale che è stata interessata da questo innalzamento dei prezzi risulta essere “Autostrade per l’Italia”, mentre restano invariate le tariffe della maggior parte delle arterie che attraversano il paese, almeno per adesso.
La situazione, avrebbe rassicurato il Mit, è positiva e l’Italia è tra i paesi meno toccati dal punto di vista dei trasporti. Basti pensare a Spagna e Francia dove si sono già registrati o sono in procinto di arrivare, su alcuni tratti, aumenti a partire dal 4%.
Ovviamente, attendere eventuali nuovi sviluppi è l’unica cosa che gli italiani possano fare, nella speranza di non vedere lievitare ulteriormente i prezzi al punto che viaggiare e spostarsi diventi quasi impossibile.