Via Pino Daniele è stata creata nel 2015, pochissimi mesi dopo la morte del cantautore, ma non tutti l’hanno trovato un bel gesto.
Quando Pino Daniele morì, il 4 Gennaio 2015, tutta la città di Napoli fu travolta da un’ondata di emozioni che difficilmente verrà dimenticata.
Proprio per cavalcare il sentimento popolare, il Sindaco De Magistris, che allora amministrava la città, promise letteralmente mari e monti per commemorare l’artista.
Per alcuni giorni si parlò addirittura di intitolare a Pino Daniele l’aeroporto Ugo Niutta (nome ufficiale di quello che per tutti è l’aeroporto di Capodichino) e molti, soprattutto la famiglia Daniele, furono davvero entusiasti di quella possibilità.
Le cose, come accade spesso in questi casi, non andarono esattamente così. Il progetto di ricordare Pino anche nella toponomastica cittadina fu molto ridimensionato e molti rimasero estremamente delusi dalla scelta dell’amministrazione.
Perché Via Pino Daniele non è amata da tutti?
Le canzoni di Pino Daniele, soprattutto quelle dei primi anni, erano profondamente legati al cuore della città di Napoli. Raccontavano i suoi vicoli, la sua gente, la sua miseria e la ferma volontà di andare avanti a testa alta.
Proprio per questo motivo si decise di intitolare a Pino Daniele un pezzo del Centro Storico di Napoli, dove a distanza di anni dalla sua morte si sentono ancora le sue canzoni.
Almeno sulla carta la scelta dell’amministrazione sembrava azzeccatissima, se non fosse che il vicolo dedicato a Pino Daniele non è nemmeno un vicolo. Si tratta piuttosto di un vicoletto senza alcuna particolare attrattiva che precedentemente era conosciuto come Vicoletto Donnalbina.
Il vicoletto è vicinissimo a Piazza Santa Maria La Nova, da sempre punto di incontro dei giovani napoletani e degli studenti della vicina Facoltà di Architettura.
A rendere più dignitoso il tutto, un anno dopo la morte del cantautore, amici e fan decisero di commissionare allo scultore Domenico Moxedano un lavoro in metallo che rappresentasse in maniera molto fedele la chitarra modello Paradise, tanto amata da Pino da diventare quasi uno dei tratti distintivi della sua immagine. A sottolineare quanto piccolo sia l’ex Vico Donnalbina basta notare che la Paradise è stata installata all’angolo con via Santa Maria La Nova proprio per rendere più visibile il vicoletto che altrimenti passerebbe del tutto inosservato.
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Anche la piccola e appassionata frase che accompagna la scultura serve a far capire quanto profondo sia il legame tra la memoria di Pino e i Napoletani, ma di certo non ci può consolare del tutto: “PINO PER SEMPRE – IL POPOLO NAPOLETANO”.
A farsi portavoce della delusione dei fan del musicista, e ovviamente di moltissimi napoletani, fu proprio il fratello di Pino, Giovanni Daniele, in occasione dell’inaugurazione della targa nel Settembre 2019. “È una cosa bellissima e ringrazio tutti del pensiero, anche se Pino meritava qualcosa di più di un vicoletto e lo dirò sempre. Meritava una piazza come questa di Santa Maria La Nova. Per adesso ci accontentiamo”.