L’Epifania, che in Oriente chiamano Teofania, è un’importante festa cristiana introdotta per celebrare la rivelazione di Dio incarnato come Gesù Cristo: un festa antichissima e ricca di curiosità.
Da un punto di vista dottrinale la festa commemora la visita dei Re Magi a Gesù bambino e quindi il primo riconoscimento da parte dei Gentili dell’incarnazione di Dio. E in tutti i Paesi cristiani il 6 gennaio si celebra attraverso usanze spesso curiose.
Quasi dovunque si attende la venuta della Befana, una vecchina armata di scopa che consegna dolciumi e doni nelle calze di tutti i bimbi. Tale figura non è però di origine cristiana ma deriva dal mondo pagano. La Chiesa ha a lungo combattuto l’associazione dell’Epifania alla Befana (che nel Medioevo assumeva caratterizzazioni quasi sataniche e stregonesche), fino a cercare di assimilarla. In Italia fu il regime fascista a istituzionalizzare per la prima volta la tradizione della Befana.
Ecco dunque una prima curiosità che in pochi prendono in considerazione quando si parla di Epifania. Solo a partire dal 1928 in Italia si è parlato ufficialmente di festività della Befana. Era la cosiddetta Befana fascista, quando venivano distribuiti regali e dolcetti ai bambini delle classi meno abbienti. Poi, dopo la caduta di Mussolini, la Befana è rimasta e l’aggettivo “fascista” è stato opportunamente dimenticato.
In molte culture, l’Epifania segna il giorno in cui le famiglie rimuovono le decorazioni, gli alberi di Natale e i presepi. Nei Paesi dell’America Latina il giorno della Befana è chiamato Día de Reyes, ovvero giorno dei Re, in relazione ai Re Magi. E i bimbi non appendono le calze ai caminetti, ma lasciano delle scarpe vicino alla porta, insieme a dell’erba e dell’acqua (che servono per sfamare e dissetare i mezzi di locomozione dei Magi, ovvero il cammello, il cavallo e l’elefante).
Curiosità sulla festività dell’Epifania
Dunque in Italia i bimbi cercano dolci nelle calze mentre in Sud America, la mattina del 6 gennaio tutti i piccoli si alzano presto e corrono a vedere che cosa è successo alle loro scarpe. E il più delle volte le trovano piene di dolcetti o di regalini.
L’Epifania è una ricorrenza molto sentita nei Paesi luterani, e tante sono le curiosità riguardo alle tradizioni tedesche, fiamminghe e svizzere. Nei Paesi di lingua tedesca è antica tradizione che gruppi di giovani chiamati Sternsinger (ovvero i cantanti famosi) si rechino di porta in porta a intonare vecchie ballate natalizie. Di solito si vestono come i Magi e si portano dietro una stella o un manico di scopa. In Germania il culto dei Magi è fortissimo: nella cattedrale della città tedesca di Colonia è conservata l’arca che conterrebbe, secondo la tradizione, le reliquie dei Magi.
In Svizzera ai bimbi non vengono distribuiti dolci qualsiasi: si offrono loro biscotti particolari o fette di una torta chiamata torta dei Tre Re, simile a un pasticcio a forma di anello di colore giallo, pieno di arancia e spezie varie (a simboleggiare l’oro, l’incenso e la mirra).
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In Francia, l’Epifania è detta Le Jour des Rois o la Fête des Rois. E c’è un dolce tipico della festa che è la galette des Rois (torta dei re). Un disco ripieno di marzapane, in cui è nascosta una fève (una fava o un fagiolo). Chi riesce a trovare la fava diventa il re o la regina del giorno!