Le teorie su quanto deve cuocere il ragù napoletano sono molte, e ognuna fornisce indicazioni differenti, ma qual è la verità?
A Napoli il ragù è una delle ricette più note e amate della tradizione culinaria campana, non solo dai partenopei ma anche da tutti i turisti che approdano in città per visitarla.
In moltissimi continuano a rispettare l’antica tradizione di prepararlo la domenica per un fantastico pranzo in famiglia. Solitamente si utilizza per condire la pasta, la carne cotta nel sugo diventa invece uno squisito secondo da accompagnare con friarielli o altri contorni.
Ognuno lo prepara secondo le tradizioni della propria famiglia, cucinandolo solo con carne di manzo o con un misto di carne di maiale e di manzo. Gli ingredienti più adatti per un’ottima riuscita del piatto sono: salsiccia, involtino di cotenna, muscolo di manzo, spuntature di maiale, la braciola e la polpetta.
Naturalmente potete scegliere il formato di pasta che maggiormente preferite, ma la tradizione vuole che si utilizzino i rigatoni o gli ziti spezzati a mano. Durante la lenta cottura mescolate il ragù napoletano di tanto in tanto con un mestolo di legno.
Ragù napoletano, ecco quanto tempo deve cuocere davvero per essere super gustoso e irresistibile
Di certo non è una ricetta da preparare quando si ha fretta, richiede infatti una lunga preparazione per essere davvero buonissima. Deve infatti sobbollire (o ‘pippiare’ come dicono a Napoli) per almeno 6 ore a fiamma dolce.
All’apparenza potrebbe sembrare facile da preparare, ma senza le dovute accortezze e attenzioni il risultato sarà ben lontano da quello desiderato.
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Oltre ai tipi di carne già elencati, per preparare un ottimo ragù vi servirà una squisita passata di pomodoro, meglio se fatta in casa, un po’ di concentrato di pomodoro, cipolla, olio extravergine di oliva, sale e del vino rosso per sfumare la carne.
Preparate questo strepitoso ragù napoletano il sabato sera e utilizzato la domenica a pranzo per condire la pasta. Molti amano gustare questo primo piatto con l’aggiunta di una spolverata di parmigiano o pecorino grattugiato. La carne che resta in pentola nel sugo mangiatela poi come secondo, un menù tradizionale campano che vi farà di sicuro leccare i baffi.