Le lampadine sono tra gli oggetti elettrici più utilizzati, ma bisogna fare molta attenzione se si rompono: si deve uscire subito dalla stanza.
Cosa sarebbe la vita oggi senza la lampadina? Uno dei dispositivi elettrici che si utilizzano di più quotidianamente, ma che allo stesso tempo oggi sono anche dati per scontati. Eppure senza questi apparecchi si vivrebbe ancora illuminando il buio con l’aiuto del fuoco.
Nonostante gli ingenti rincari che negli ultimi tempi stanno tagliando le gambe agli italiani, le lampadine sono diffusissime in tutte le case in diverse versioni. Non sono puramente oggetti di necessità, infatti, ma molto spesso diventano anche elementi di design e decorativi.
Sono diverse le tipologie di lampadina ad oggi più usate, che è bene conoscere anche per il loro corretto smaltimento. Le più conosciute sono sicuramente quelle a incandescenza, le classiche lampadine con bulbo di vetro caratterizzate da un filamento interno.
Proprio perché fortemente energivore, però, sono ormai fuori produzione dal 2012. Ecco perché si è passati a nuovi tipi, come il LED e le lampadine a fluorescenza. Bisogna fare molta attenzione però, alla composizione di queste ultime. Se dovessero rompersi, sono altamente nocive.
Attenzione a queste lampadine: sono davvero velenose
Le necessità casalinghe e il risparmio energetico invogliano all’acquisto delle più moderne tecnologie anche nell’ambito dell’illuminazione. Bisogna prestare molta attenzione però, ai dispositivi con cui si entra in contatto. Le lampadine a fluorescenza, ad esempio, note anche come tubo al neon, sono sicuramente molto vantaggiose per quanto riguarda i consumi.
Queste infatti, hanno una durata maggiore delle altre tipologie e consentono grandi risparmi sull’energia. Hanno però un aspetto che non bisogna assolutamente valutare: la presenza al loro interno di una sostanza fortemente inquinante e nociva, il mercurio. Bisogna prestare quindi massima attenzione nel caso in cui la lampadina a fluorescenza si rompesse.
LEGGI ANCHE: Se non riesci a dormire queste sono le strategie migliori contro l’insonnia
In questo caso bisogna innanzitutto munirsi di guanti prima di toccare i cocci, affinché la sostanza non entri in contatto con la pelle. Dopodiché bisogna raccoglierli aiutandosi con una scopa ed evitando l’aspirapolvere, che non farebbe altro che disperdere le particelle nell’aria. La stanza deve essere immediatamente arieggiata aprendo tutte le finestre, uscendo per almeno un quarto d’ora.
La raccolta dei residui non deve assolutamente essere svolta da una donna in gravidanza né tantomeno da bambini. Naturalmente, la lampadina rotta deve essere adeguatamente smaltita nelle isole ecologiche apposite. Ecco perché se si hanno queste lampadine in casa bisogna essere molto attenti.