Il calcio unisce, mai tifosi possono dar vita a episodi sconcertanti: Ultras del Napoli arrestato, le parole della mamma di Ciro
Lo sport è in generale un potente mezzo di aggregazione e di appartenenza capace di unire e dividere, in modo sano, città e nazioni. Purtroppo, talvolta, sono i tifosi a dar vita ad episodi che non vorremmo mai vedere. Arrestato Ultras del Napoli, le parole a riguardo della mamma di Ciro.
Laddove la sana competizione è apprezzata e spinge i giocatori a dare il massimo, l’estremismo e la violenza non pagano mai e diventano la macchia su questo sport amatissimo in tutto il mondo.
Come accaduto nella giornata di Domenica, 8 Gennaio, quando nei pressi di Arezzo un gran numero di tifosi, stimati in quasi trecento, delle squadre del Napoli e della Roma hanno dato vita a degli scontri violenti che hanno perfino bloccato la circolazione.
Una “faida”, quella tra alcuni elementi delle tue tifoserie, che per molti non si sarebbe mai estinta da quando, nel 2014, il giovane Ciro Esposito fu ferito e ucciso proprio a Roma, poco prima del calcio di inizio della finale di Coppa Italia. Ed è proprio la madre del giovane a parlare dell’accaduto, quali sono state le sue parole.
Arrestato Ultras del Napoli, quali sono state le parole della mamma di Ciro in merito agli scontri
Ai microfoni di NapoliTodey, Antonella Leardi, mamma di Ciro, ha parlato di quanto si è verificato nella giornata di Domenica tra le tifoserie. E, soprattutto, l’ipotesi che l’episodio possa essere da ricondursi ad una sorta di “vendetta” e “desiderio di regolare i conti” per quanto successo al figlio.
LEGGI ANCHE: Napoli Juve sold aut ma rischio dopo gli scontri: che succede al Maradona?
“Io non voglio che questi episodi accadano più, ma soprattutto non devono mai accadere in nome di Ciro” ha detto la donna, dopo aver parlato dell’astio che da anni ormai avvolge le due tifoserie. Antonella Leardi ha poi ammesso di sentirsi stanca, talvolta, a ritrovarsi di fronte a scenari del genere, di nuovo, come se le cose non cambiassero mai davvero.
Ad aiutarla a ritrovare la forza, come ha raccontato, è parlare con i giovani, nelle scuole, affinché cose del genere non possano accade di nuovo. “Lo Stato deve fare la sua parte”, ha aggiunto, a proposito delle misure per prevenire le violenze negli stadi e tra le tifoserie.