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Eventi

Ad Uso Civico e Collettivo, evento su beni comuni a Napoli 14 e 15 gennaio: come parteciparvi

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Giuseppe Franza

Ad Uso Civico e Collettivo è un’iniziativa del Comune di Napoli per presentare alla città luoghi recuperati al degrado e discutere sul loro futuro utilizzo.

Si tratta di proseguire sul solco tracciato dall’impegno sociale e della partecipazione attiva da parte della cittadinanza. I beni di cui discutere sono l’ex monastero Sant’Eframo Nuovo e l’istituto Filangieri.

San Francesco delle Cappuccinelle (Fonte: Wikipedia)

Il monastero di Sant’Eframo Nuovo, anche conosciuto come monastero dell’Immacolata Concezione a Fonseca, sorge nel XVI secolo. Si tratta di una struttura monumentale di Napoli, sita in via Matteo Renato Imbriani, nel rione Materdei. Nel primo Novecento lo spazio divenne poi manicomio criminale. Quindi, nel 1975 divenne un ospedale psichiatrico giudiziario. Proprio in questa fase il complesso subì parecchie modifiche per adattarsi alla nuova funzione.

Caduto in stato di abbandono lo stabile storico è stato recuperato dal Collettivo Autorganizzato Universitario di Napoli, che nel 2015 ha dato vita a Ex OPG occupato Je so’ pazzo. Lo scopo del centro è sempre stato quello di rendere di nuovo disponibile il bene al quartiere.

Il complesso di San Francesco delle Cappuccinelle si trova, invece, nel quartiere Avvocata: è un convento monumentale di Napoli sempre edificato nel XVI secolo. Nell’Ottocento avvenne la soppressione del monastero e la struttura fu riconvertita per ospitare il riformatorio minorile che prese il nome dal celebre giuslavorista partenopeo Gaetano Filangieri. Nel 1985, Eduardo De Filippo, allora senatore a vita, chiese che la struttura fosse restaurata. In seguito divenne un centro polifunzionale diurno. Nel 2000 l’istituto Filangieri fu acquistato dall’Università navale per diventare sede universitaria, ma i progetti non partirono mai.

Il Comune permise la riapertura e il recupero della struttura solo nel 2015, grazie all’intervento del collettivo Scacco Matto. Ribattezzato Scugnizzo Liberato, il complesso è oggi sede di aggregazione, incontri, attività gratuite e laboratori, basati sulla pratica del mutualismo.

Ad Uso Civico e Collettivo: eventi per riscoprire due beni restituiti alla città

Il Comune di Napoli e la Scuola Open Source, in collaborazione con le comunità dell’Ex OPG – Je so pazzo (l’ex ospedale psichiatrico giudiziario già monastero di Sant’Eframo Nuovo) e dello Scugnizzo Liberato (l’ex carcere minorile G. Filangieri, già Convento delle Cappuccinelle) vogliono che i napoletani riscoprano le strutture recuperate e prendano parte a iniziative di “progettazione partecipata“.

In gioco c’è la possibilità di rendere ancora più partecipate e accessibili alla cittadinanza le due realtà autogestite e di condivisione sociale. Il Comune di Napoli dispone infatti di fondi destinati alla conservazione, al restauro e alla progettazione di nuove attività che vorrebbe destinare proprio a questi due luoghi.

Come poter utilizzare al meglio un finanziamento dell’importo di 23,5 milioni di euro per ampliare la partecipazione e rendere più accessibili a tutta la cittadinanza le attività e gli spazi presenti nei due beni comuni dell’Ex OPG – Je so pazzo e dello Scugnizzo Liberato? Dal 2015, infatti, il Comune segue e riconosce le attività svolte da questi due spazi collettivi.

Ex OPG (Fonte: Wikipedia)

Gli ultimi appuntamenti aperti del percorso Ad Uso Civico e Collettivo si svolgeranno nei giorni 14 e 15 gennaio 2023. Sabato 14 gennaio, presso l’Ex OPG – Je so’ pazzo, in via Matteo Renato Imbriani, 18 si terrà un incontro dalle ore 18:00 alle 20:00. Tema: restituzione pubblica e Redditività Civica e Impatti con presentazione agenda del laboratorio. Ci si interrogherà su come funzionano questi beni comuni e su come aumentare la partecipazione del pubblico. Seguirà poi un aperitivo.

LEGGI ANCHE: Il Teatro San Carlo di Napoli chiude: il motivo

Domenica 15 gennaio, presso lo Scugnizzo Liberato, in salita Pontecorvo, 46, dalle ore 13:30 alle 15:00 è previsto il pranzo comunitario. Dalle ore 15:30 alle 18:00 c’è il laboratorio aperto di co-progettazione “Come funzionano questi Beni Comuni?”. Infine, dalle ore 18:00 alle 19:00 si discuterà del risultato dell’incontro. Chi è interessato a partecipare può segnalare il proprio interesse per uno o entrambi gli appuntamenti compilando il modulo che trovate qui.

 

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