Kvaratskhelia è stato l’autore del secondo gol del Napoli contro la Juve e ha esultato in un modo che ha scatenato la polemica.
L’esultanza di un attaccante abituato a fare gol è una firma quasi al pari del suo stile di gioco.
C’era chi come Totti portava il pollice alla bocca per dedicare i gol ai figli, moltissimi giocatori in tutto il mondo mimano il gesto della culla per festeggiare la nascita di un bambino, Montella è diventato celebre per il suo aeroplanino e così via.
Interpretare i gesti d’esultanza dei giocatori, soprattutto durante gol importanti o addirittura decisivi, è quindi un gioco a cui i tifosi sanno giocare da tempo.
Alcuni gesti però, come quello in cui si è esibito Kvaratskhelia al 39′ del primo tempo tra Napoli e Juve, ha suscitato un po’ di imbarazzo tra gli spettatori.
Kvaratskhelia esulta, ma quel dito alzato non piace a nessuno e scatena la polemica
Dopo aver segnato il secondo gol della partita (senza sapere che di lì a poco ne sarebbero arrivati altri tre che avrebbero sotterrato la Juventus), Kvaratskhelia è corso sotto gli spalti e ha mimato il gesto del silenzio.
L’indice alzato della mano destra è stato portato al viso ed è rimasto lì per qualche secondo, mentre il giocatore guardava verso le curve e le tribune.
Ovviamente, consapevole di quale sia il suo mestiere, Kvaratskhelia ha anche posato a favore di camera, per immortalare un momento destinato ad entrare nella storia del Maradona.
Naturalmente i fotografi sono impazziti ma anche i video che hanno ripreso il suo gesto sono moltissimi. A quel punto la domanda è stata d’obbligo: davvero Kvaratskhelia stava dicendo ai tifosi di fare silenzio?
In realtà no. A quanto pare l’abitudine del georgiano a imporre il silenzio dopo i suoi gol nasce molto prima della sua venuta al Napoli e pare sia un invito (anche poco gentile) a mettere a tacere tutte le voci sul suo conto.
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Kvara è riuscito nel giro di pochissimo tempo a dimostrare di essere all’altezza del primo campionato d’Italia e anche di tutti i club più blasonati del nostro campionato nonostante il fatto che abbia appena ventun’anni.