Napoli, città affascinante, chiassosa, colorata e al tempo stesso ricca di segreti e di ombre. Persino i partenopei non conoscono tutto sulla loro città. Ecco 5 curiosità poco note sulla città di Napoli.
Quando si evoca Napoli vengono subito in mente le sue bellezze e le sue contraddizioni. La città eternamente sospesa fra gentilezza e violenza, miseria e nobiltà, speranza e disperazione, è piena di segreti e storie curiose, connesse ai miti del passato, alle credenze popolari e alla superstizione.
Pochi, per esempio, si rendono conto dell’importanza del centro storico di Napoli, dove le testimonianza di tre millenni di storia si sovrappongono per 17 km², vale a dire quasi il 15% dell’intera superficie del Comune. Ecco quindi la prima curiosità sulla città di Napoli: il suo centro storico risulta essere il più vasto d’Italia. Più di 10 km² di questo centro sono tutelati come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1995, per i monumenti, ma anche per i suoi valori storici e culturali immateriali. Fra questi vicoli è nata la canzone napoletana, è nata la pizza e si è sviluppata l’arte presepiale.
Un’altra curiosità interessante riguarda le tradizioni meno conosciute dagli stessi napoletani. Pochi sanno che la fiaba Cenerentola non è stata inventata dai fratelli Grimm in Germania ma è stata raccontata per la prima volta in letteratura ne Il Cunto de li cunti di Giambattista Basile nel XVII secolo. E si tratta di una storia interamente ambientata a Napoli. Il titolo originale: La Gatta Cenerentola.
Curiosità poco note sulla città di Napoli
Napoli ha un altro primato culturale: il suo teatro, il Real Teatro di San Carlo è il più antico d’opera lirica ancora in attività. Inoltre è stato il primo a istituire una scuola di danza classica. Ecco perché è ancora oggi un modello per gli altri teatri europei. Mozart scriveva che il suo sogno era suonare al San Carlo: “Se un giorno suonerò lì, vorrà dire che ce l’avrò fatta“.
Nella città da secoli giungono moltissime donne che desiderano avere un bambino. Per la precisione vanno a via Toledo, nella casa dove visse santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe. In quella casa si conserva una sedia considerata miracolosa.
Chi ci si siede sarà più feconda o vivrà una gravidanza più tranquilla. Ogni giorno tantissime donne fanno visita alla casa per pregare e accomodarsi sulla sedia della fecondità.
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Infine, spazio a una bella tradizione napoletana: l’ospedale delle bambole. In via san Biagio dei Librai, ovvero in pieno centro storico, c’è un’antica bottega che da qualche anno è diventata un museo. Qui un tempo, fino a una ventina d’anni fa, un artigiano riparava vecchie bambole. Ancora oggi l’ospedale è pieno di teste, braccia e altre parti di bambole. E il laboratorio è ancora attivo. Lo visitano le scolaresche, per imparare come si riparano bambole e peluches.