Approvato il Decreto Carburanti, in vigore dal 15 Gennaio: cambia tutto, multe e controlli sui prezzi della benzina
Dopo la stangata sugli aumenti, finalmente arriva la firma del Decreto Carburanti. Cosa cambia, le novità per contrastare gli eccessi sui rincari ai quali abbiamo assistito negli ultimi giorni. Controlli sui prezzi della benzina e multe, cosa c’è da sapere.
Dall’inizio del nuovo anno abbiamo assistito all’aumento dei prezzi della benzina, bloccati invece nel corso 2022. Già dal 1 di Gennaio l’impennata è stata evidente e per molti cittadini la situazione è diventata critica a causa della situazione economica già difficile che stiamo vivendo nel nostro paese.
Dal 15 Gennaio entra in vigore il Decreto Carburanti. Cosa stabilisce e quali sono le novità, andiamo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sull’intervento del governo per tenere sotto controllo i rincari.
Multe e controlli sul prezzo della benzina: arriva il Decreto Carburanti
Approvato e firmato il Decreto Carburanti, il cui scopo è contrastare l’eccessivo rialzo dei costi della benzina. Una misura messa in atto dal Governo che mira alla trasparenza e stabilisce le norme a cui devono adeguarsi le stazioni di servizio.
In primo luogo va ricordato che il listino dei prezzi medi dei vari carburanti sarà consultabile sul sito ufficiale del ministero delle imprese. Prezzi che le stazioni di servizio e in generale gli impianti di carburante saranno tenuti ad esporre, ben visibili ai clienti.
Entra in vigore anche l’obbligo da parte dei suddetti impianti di esporre i propri prezzi. Chi è al volante dovrà aver modo di sapere con anticipo quanto gli verrà a costare fare rifornimento. Il Governo ha concesso alle stazioni di servizio e ai benzinai una tempistica di 15 giorni dall’entrata in vigore del Decreto Carburanti per adeguarsi alle nuove norme.
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Sono previste delle sanzioni per coloro che non rispettano quanto stabilito dal Governo. Si parla di multe che vanno da 500 euro fino ai 6000. Per coloro che saranno sanzionati un numero superiore a tre volte, potrebbe anche essere disposta una momentanea sospensione dell’attività. Per un lasso di tempo che non dovrà essere inferiore a 7 giorni e non superiore ai 90, come si apprende dal Decreto.
Un passo importante che mira a tutelare i cittadini e l’economia e che dovrebbe fare la differenza soprattutto in un periodo delicato come quello che stiamo vivendo.