Il primo matrimonio di Gina Lollobrigida fu celebrato nel dopoguerra, ma qualcuno cercò di sposarla di nuovo: era una truffa per procura.
La vita privata di Gina Lollobrigida è sempre stata tenuta accuratamente lontano dai rotocalchi rosa.
Bisogna anche dire che quando l’attrice era all’apice della sua carriera i social non esistevano e si cercava di mantenere il più stretto mistero intorno alle stelle del cinema.
Quello che si sa di certo però è che Gina si innamorò del suo primo marito a Cinecittà: lui era un medico di origini slovene che prestava servizio a Roma durante il dopoguerra. Si chiamava Milko Škofič.
Il matrimonio, celebrato nel 1957, durò fino al 1971: il divorzio avvenne mentre i due erano già separati da 5 anni e nel frattempo lui aveva cominciato una relazione con una cantante lirica austriaca. Nel frattempo era nato un figlio, Milko Junior, che nel 1994 avrebbe dato alla Lollo un nipotino.
Il secondo matrimonio di Gina Lollobrigida e la (tentata) truffa per procura
Dopo il divorzio la Lollobrigida si tenne molto lontana da qualsiasi gossip amoroso per moltissimi anni fino a che comparve nella sua vita l’imprenditore spagnolo Javier Rigau, di ben 34 anni più giovane di lei.
Secondo una versione più o meno ufficiale, i due si incontrarono a Monte Carlo nel 2004 e da lì sarebbe nata una relazione appassionata durata ufficialmente fino al 2007.
Nel corso degli anni però Rigau fornì una versione molto differente dei fatti: l’imprenditore affermò che lui e l’attrice si frequentavano già dal 1976, quando lui aveva appena quindici anni.
Anche se la storia tra i due aveva fatto scalpore, con gli anni lasciò le pagine del gossip per tornare alla ribalta nel 2011, quando il prestigioso quotidiano spagnolo El Mundo pubblicò la notizia secondo lui Gina e Rigau si erano sposati a Barcellona nel 2010.
Allarmata da questa fuga di notizie, Gina cominciò una battaglia legale contro l’ormai ex compagno, affermando che si trattava di una grossa truffa ai suoi danni.
Nella versione dell’attrice, nel 2012 Javier Rigau le fece firmare con l’inganno un documento in cui Gina accettava il matrimonio per procura. Secondo l’attrice il documento era scritto in spagnolo e prima di firmare lei non chiese la traduzione perché all’epoca si fidava ancora di Javier.
Secondo i legali dell’attrice Rigau cercò di sposare l’attrice senza che lei fosse presente (quando ci si sposa per procura è un’altra persona a fare “le veci” del coniuge che non può essere presente alle celebrazioni). Lo scopo ultimo era diventare unico erede della gigantesca fortuna di Gina.
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Il processo andò avanti per diversi anni ma nel 2017 Rigau fu giudicato innocente perché “il fatto non sussiste”. Si dovette aspettare altri due anni, cioè il 2019, perché la Sacra Rota annullasse un secondo documento che ratificava il matrimonio con Javier in Italia.
Purtroppo la salute mentale sempre più traballante dell’attrice aveva fatto sì che, negli ultimi anni, Gina potesse essere facilmente raggirata. Per questo motivo ci fu tanta confusione sul suo matrimonio: negli ultimi anni, per proteggerla dai malintenzionati, le era stato assegnato un tutore legale.