Napoli – Cremonese è stata la prima partita di coppa guidata da un arbitro donna, ed è stata un vero disastro.
Il Napoli di Spalletti non avrebbe potuto deludere di più i propri tifosi, reduci da una storica ubriacatura di gol contro la Juventus.
Il Napoli messo in campo contro la Cremonese ha faticato a imporsi e il CT ne è perfettamente consapevole. In conferenza stampa ha dovuto caricarsi delle proprie responsabilità e ha ammesso “abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità”.
Molti sono convinti che questo drastico calo di performance sia dovuto al massiccio turnover imposto dall’allenatore, che ha voluto schierare in campo contro la Cremonese una squadra quasi del tutto diversa rispetto a quella scesa in campo contro la Juventus.
I cambi di formazione sono stati ben 10, tanto che il Napoli che ha giocato contro la Cremonese è stato ribattezzato “Napoli 2”.
Napoli – Cremonese: un disastro anche l’arbitro donna
Al comando della terna arbitrale scesa in campo al Maradona c’è stata Maria Sole Ferrieri Caputi, che ha potuto disporre della collaborazione di Francesca Di Monte e Tiziana Trascatti lungo le linee laterali.
Le premesse per un’altra giornata storica per lo sport c’erano tutte eppure anche in questo caso qualcosa è andato storto.
Sui principali quotidiani sportivi italiani la performance arbitrale è stata considerata molto scadente, non all’altezza della situazione.
Addirittura Il Mattino le ha dato uno scarsissimo 4.5 e ha scritto “Arbitro completamente in bambola Si perde un rigore in favore del Napoli per fallo su Gaetano nel primo tempo e nemmeno il Var le viene in aiuto, ma non solo. La partita le sfugge rapidamente dalle mani per una gestione troppo morbida e permissiva. Spesso lontana dall’azione e soprattutto troppo insicura nei fischi, che di conseguenza autorizzano i giocatori a prendersi troppe libertà”.
Leggermente meno tranchant ma comunque estremamente severo il giudizio de La Gazzetta dello Sport che concede all’arbitro un mediocre 5.5 con la seguente motivazione: “Gara complicata, fa giocare molto. Lascia parecchi dubbi sui due gialli non dati a Sernicola nei tempi regolamentari”.
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Dal canto suo Spalletti non ha detto una singola parola sulla gestione arbitrale della partita, consapevole del fatto che scaricare la responsabilità di un clamoroso fallimento sportivo sulla terna arbitrale non sarebbe stato un gesto accettabile.