Aver sonno dopo mangiato è una cosa comune: se capita anche a te, soprattutto dopo pranzo, questa potrebbe essere la soluzione
A chi non è mai successo? A tutti è capitato di sedere a tavola pieni di energie per gustare un piatto saporito e ritrovarsi, poco dopo, pieni di sonno. E, a volte, potrebbe non essere a causa della stanchezza o della giornata impegnativa. Se ti succede spesso dopo pranzo questa potrebbe essere la soluzione.
Ebbene, come abbiamo detto si tratta di una cosa molto comune. A tanti di noi, dopo aver consumato un pasto sano e ricco durante la giornata, capita di avvertire una strana sonnolenza e una certa spossatezza.
Ovviamente un riposino, per chi può concederselo, non fa certo male, ma a quanto pare ci sarebbe un modo per evitare questo particolare “fenomeno”. Andiamo a fare chiarezza e scoprire tutti i dettagli a riguardo.
Sonno dopo pranzo, questa potrebbe essere la soluzione
Forse non tutti lo sanno, ma qualche anno fa è stato fatto uno studio volto a comprendere in che modo l’ordine con cui ingeriamo i cibi influenza i valori del glucosio e dell’insulina nel nostro organismo. Potrebbero essere questi, talvolta, la causa di quella spossatezza e della sonnolenza che avvertiamo dopo mangiato.
Cosa è emerso dallo studio? Coloro che vi hanno preso parte, dopo un digiuno di 12 ore, hanno mangiato un pasto composto da carboidrati, proteine e verdure. A distanza di una settimana l’esperimento è stato ripetuto, ma stavolta invertendo l’ordine degli ingredienti, quindi dalle verdura ai carboidrati.
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Senza addentrarci nei meandri del funzionamento del nostro organismo, del metabolismo e di tutti quegli aspetti che sono uno specialista può spiegarci con chiarezza, pare che il risultato sia esprimibile in termini semplici. In pratica, mangiare prima le verdure e solo alla fine i carboidrati contribuirebbe ad abbassare i livelli di glucosio postprandiale.
Se, come abbiamo accennato, il motivo della sonnolenza che avvertiamo spesso dopo mangiato fosse da ricondursi a questo elemento, diventa chiaro come invertendo l’ordine con il quale ingeriamo gli alimenti potrebbe aiutarci a evitarla.
Ovviamente bisogna ricordare che ogni persona è diversa, così come ogni organismo è differente. Non vogliamo, quindi, dare alcun consiglio medico, semplicemente illustrarvi cosa è emerso da questo interessante studio condotto sul cibo.