Salernitana – Napoli è stato un trionfo per il Napoli ma a ricevere gli applausi di Spalletti non sono i due marcatori.
Se una squadra è forte lo è dal primo all’ultimo uomo: sembra voler sottolineare questo Spalletti alla fine del derby.
Il Napoli ha trionfato ancora una volta, lasciando alla Salernitana pochissimo spazio e pochissimo da dire. Si sapeva che la squadra dell’Arechi non sarebbe stato un avversario temibile, ma la disfatta è stata eccessiva.
In pochissimo tempo è diventato virale il commento di un giornalista salernitano nel dopo partita. Il giornalista ha accusato la società di non dare nulla ai tifosi granata, costretti a sopportare uno stadio scomodo, a prendere pioggia e vento solo per tornare a casa sconfitti e scoraggiati.
“Salerno ha bisogno di una squadra. Stanno facendo la corsa sulla Salernitana” ha ribadito più volte il giornalista, sottolineando il fatto che, senza giocatori in grado di fare la differenza, i granata sono per molti il team più scarso del campionato.
Se i salernitani sfogano la frustrazione, dall’altra parte della barricata il CT Spalletti ha solo parole di apprezzamento per la squadra e per un uomo in particolare.
Chi è il vero eroe del derby secondo Spalletti?
“È stato un’ora e mezzo sotto all’acqua, fermo” ha detto il Commissario Tecnico del Napoli in conferenza stampa. Se questo commento fosse stato rivolto a uno qualsiasi dei giocatori, dai difensori agli attaccanti, probabilmente quel giocatore si sarebbe andato a nascondere.
Il giocatore che ha ricevuto questo appunto dopo Salernitana – Napoli, invece, probabilmente ha gonfiato il petto.
Spalletti stava infatti parlando di Meret, il portiere titolare del Napoli che è sceso in campo senza essere al top della forma.
“Se bisogna fare i complimenti a qualcuno singolarmente, stasera bisogna farli a Meret. È stato un’ora e mezzo sotto all’acqua fermo, non stava nemmeno bene perchè aveva la febbre stanotte” ha specificato Spalletti.
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Alex Meret si è reso anche protagonista di un’ottima parata che ha bloccato il tiro in porta di Piatek. Fermo, quindi, ma assolutamente pronto a entrare in azione quando è necessario difendere la porta, come ha spiegato lui stesso: “Sono rimasto in piedi fino all’ultimo e poi sono stato bravo ad andare giù velocemente“.
Questo Napoli è forte dal primo all’ultimo uomo.