Anche il conto in banca diventa (quasi) un lusso: l’arrivo del 2023 segna un rincaro importante per quanto riguarda le spese di gestione del conto in banca.
Gli aumenti sono trasversali, concernono cioè sia il costo del conto in banca tradizionale (+132 euro) che quello online (+90 euro).
Non bastano dunque gli aumenti di spesa di gennaio, superiori al tasso di inflazione, e i costi oramai ingestibili dell’energia. Con il nuovo anno gli italiani dovranno affrontare anche l’aumento del prezzo di gestione di qualsiasi conto in banca. L’aumento maggiorato è legato al canone annuo e alle commissioni allo sportello.
Tutta colpa dell’influenza, si dice in giro. Anche se gli effetti di questo fenomeno tanto evocato negli ultimi mesi non si è ancora manifestato nel concreto. Di certo quest’inflazione non vuol colpire solo i beni di largo consumo: ora ha effetto anche sui servizi finanziari.
Così l’Italia affronterà prezzi maggiorati per i conti correnti bancari, che sono la tipologia di prodotto finanziario che nel 2022 ha subito il maggior balzo dei costi. Non è finita, in pratica: i risparmiatori dovranno gestire nel 2023 un altro aumento significativo per quanto riguarda la spesa connessa all’uso del conto in banca.
Aumento dei costi di gestione del conto in banca
I costi salgono perché aumentano le spese legate al mantenimento del conto corrente e, di conseguenza, cresce il canone annuo. Salgono poi anche le commissioni applicate alle operazioni allo sportello: l’assistenza diretta della clientela è infatti una delle voci più onerose per un istituto di credito.
L’indagine dell’Osservatorio SOStariffe.it e ConfrontaConti.it rivela l’evoluzione del settore nel corso degli ultimi dodici mesi e mette a confronto i dati di febbraio 2022 con quelli di gennaio 2023. Il costo medio di un conto tradizionale è pari a 132 euro per ogni correntista. Mentre il costo medio annuo di gestione per un conto corrente online è di 90 euro.
Si evidenzia dunque un aumento del +7% della spesa media collegata a ogni tipo di conto corrente. E c’è poi un un picco di spesa del +26% per il conto corrente online. Paradossalmente però, il conto online conviene ancora, visto che garantisce un risparmio fino a 129 euro all’anno rispetto ai conti tradizionali.
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Chi usa un conto tradizionale e si affida esclusivamente ai servizi di Home Banking spende in media un +5% (116 euro). Un uso misto comporta una spesa di 152 euro (+7%) e un utilizzo “No Internet” prevede una spesa di 193 euro all’anno (+5%). Tutti questi aumenti peseranno di certo sui risparmi degli italiani, aggiungendosi agli altri rincari.