Nel 2023 gli stipendi mensili di alcune categorie di lavoratori subiranno un aumento, ecco quali sono e cosa c’è da sapere
Le tabelle pubblicate dal ministero del Lavoro rendono noto che alcuni lavoratori riceveranno ogni mese uno stipendio più alto per il lavoro svolto nel 2023.
Saranno le badanti formate conviventi livello D super a percepire un più alto stipendio, cioè quelle che hanno la qualifica per assistere persone non autosufficienti. la retribuzione potrà arrivare fino a 1.348 euro al mese oltre a 194 euro per indennità e le quote aggiuntive di mensilità come il Tfr e la tredicesima.
Le persone che necessitano di un assistente familiare dovranno pagare una spesa più alta del 9,2% per le retribuzioni minime contrattuali, invece per vitto e alloggio si parla dell’11,5% in più. I valori dei contributi si aggiornano a partire dall’1 gennaio 2023.
Come aumentano gli stipendi di alcuni lavoratori, cos’altro c’è da sapere
Per una colf generica non convivente la minima retribuzione oraria aumenterà a 5,27 euro, a 9,36 euro per per l’assistente familiare D super e 6,99 euro per la baby sitter. Le spese mensili sono decisamente più alte in caso di assistenza a persone non autosufficienti poiché si deve tener conto anche dell’assistenza notturna e delle sostituzioni durante le ferie e i giorni liberi.
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Per la più formata e qualificata figura professionale l’Assindatcolf fa sapere che si potrebbe arrivare a spendere fino a quasi 2mila euro ogni mese. Sembra però che la maggior parte dei contratti prevedono assistenti di persone non autosufficienti senza abilitazioni, in questo caso il totale mensile supera i 1.500 euro, cifra che comprende anche i contributi.
Marina Calderone, ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, fa sapere che devono essere sostenute nel rispetto dei contratti e della legalità le attività di cura e assistenza della famiglia. A detta sua bisogna anche fare una riflessione su un aumento della fiscale deducibilità delle spese per badanti e colf sostenute dalle famiglie.