State pensando di seguire un nuovo regime alimentare e vi incuriosisce il digiuno intermittente? Tutto quello che c’è da sapere
Per disintossicare l’organismo e perdere quei fastidiosi chili di troppo in moltissimi ricorrono al digiuno intermittente, è però importante conoscere i rischi che si corrono con questo tipo di ‘dieta’.
Questo regime alimentare prevede durante l’arco della giornata di decidere in quali ore è possibile mangiare e quelle in cui digiunare. Lo schema più utilizzato è quello 16/8, ciò significa che si digiuna per 16 ore mentre nelle restanti ore si può mangiare.
Il corpo è abituato a ricevere cibo in determinati momenti della giornata, quindi se avete deciso di non mangiare fino alle 12 ma solitamente fate colazione alle 9 del mattino al corpo mancherà qualcosa. Ciò può causare un livello basso di zuccheri nel sangue ed è per questo che potresti sentirti irritato.
Per evitare che il cambiamento sia troppo brusco e permettere all’organismo di adeguarsi al nuovo regime alimentare più facilmente è utile ritardare la colazione o ad esempio anticipare l’orario in cui cenate. Con il passare del tempo sarà in questo modo più semplice gestire il digiuno.
Vantaggi e svantaggi del digiuno intermittente, cos’altro sapere
Alcune ricerche hanno dimostrato che i livelli di grelina, cioè l’ormone che indica nel corpo la sensazione di fame, potrebbe diminuire nel tempo a causa di una limitata alimentazione. Può invece aumentare l’ormone che avvisa il corpo quando è pieno, la leptina. Questo consente di mangiare di meno senza avvertire la sensazione di fame.
Il digiuno intermittente risulta essere vantaggioso in merito all’insulina perché riducono la sua quantità che circola nel sangue. Ciò oltre a ridurre il rischio di sviluppare malattie come diabete e prediabete e aiuta a bruciare i grassi.
Un regime alimentare di questo tipo può quindi essere visto come una forma di restrizione calorica. Stando ad uno studio svolto su adulti in sovrappeso ha permesso di ridurre il peso corporeo del 5%, di perdere peso e ridurre trigliceridi, colesterolo ‘cattivo’, insulina, glucosio e pressione sanguigna.
Non tutti i tipi di digiuno intermittente però consentono di ottenere questi risultati, portano a questi benefici lo schema 5:2, cioè mangiare normalmente per 5 giorni e seguire una dieta a contenuto calorico molto basso per 2 e il digiuno a giorni alterni modificato.
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Alcuni esperti temono però che possa avere delle conseguenze sulla salute mentale e causare una disordinata alimentazione che possa ad esempio portare a delle abbuffate.
È importante assumere in modo adeguato fibre, proteine magre, acqua e cibi integrali. Così facendo la digestione sarà più lenta e aiuterà a prevenire dopo i pasti grandi picchi di insulina. Invece, bere la necessaria quantità di acqua aiuta a mantenere in funzione il corpo, a prescindere dal fatto che state mangiando o digiunando.