Richiamata dal mercato la verdura prodotta da due diverse aziende. In entrambi i casi si parla di rischio microbiologico.
Esattamente come qualsiasi altro prodotto alimentare destinato alla vendita, la verdura lavorata e commercializzata a livello industriale è sottoposta a rigidi controlli sanitari.
Lo scopo di questi controlli è accertarsi che i prodotti proposti ai consumatori siano sani e non comportino rischi per la salute.
Il problema più comune in questi casi è che la verdura risulti contaminata da batteri, funghi o da altri agenti in grado di dare problemi a livello gastroenterologico.
Quando succede in genere solo alcuni lotti di produzione risultano contaminati quindi non è necessario ritirare dal mercato tutte le confezioni di un certo prodotto. Basta individuare le confezioni che contengono la verdura potenzialmente pericolosa ed evitare di consumarle.
Lotti e scadenza della verdura richiamata dal mercato
Nelle scorse ore il Ministero della Salute ha reso noto il richiamo dal mercato del prodotto Cuori di Iceberg a produzione Despar.
Si tratta di insalata iceberg in busta in confezioni da 250 grammi. Il lotto di produzione della verdura richiamata è L020 Cod 45302006-0118 e la scadenza è il 27-01-2023.
L’altro prodotto richiamato è invece un prodotto a marchio Decò e si tratta di un surgelato, nello specifico Spinaci Italiani con mozzarella e condimento ai formaggi.
In questo caso il lotto di produzione è L2299C e la data di scadenza è 04-04-2024.
In questo caso specifico il motivo del richiamo deriva dalla presenza di corpi estranei al prodotto che dovrebbe essere contenuto nelle singole confezioni da 450 grammi.
Nello specifico si tratta di “corpi estranei simili al frutto dello stramonio” come riferisce il report del Ministero della Salute.
Lo stramonio è conosciuto anche come Erba del Diavolo o Erba delle Streghe. Questo nome estremamente inquietante gli è stato attribuito in virtù della sua altissima tossicità.
Tutte le parti della pianta risultano altamente tossiche ma il frutto – simile a una capsula irta di spine o noce spinosa – è certamente la parte più velenosa di tutta la pianta.
Proprio per questo motivo è assolutamente vietato consumare il prodotto: si raccomanda l’immediata restituzione al punto vendita, che provvederà a un adeguato smaltimento.