Tfr e Tfs a interesse agevolato possono essere richiesti all’Inps, cosa c’è da sapere e come fare richiesta
Dallo scorso 1 febbraio 2023 i dipendenti pubblici iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali possono presentare richiesta all’Inps di anticipo Tfr/Tfs. È prevedibile il fatto che le domande saranno moltissime ma i fondi non sono tanti ed è per questo che bisognare fare in fretta.
Nell’anticipare il Tfs o il Tfr ad un tasso di interesse decisamente agevolato l’Inps si sostituirà alle banche. Coloro che lo richiederanno potranno usufruire dell’intero importo del TFR/TFS maturato e non liquidato o di una sua parte senza dover aspettare gli ordinari tempi di pagamento. Il tasso di interesse che verrà applicato è dell’1%, la ritenuta invece è dello 0,5%.
C’è anche il TFS anticipato concesso dalle banche con tasso agevolato, in questo periodo però il tasso non è così conveniente. Non tutti potranno accedere all’anticipo TFS, spetta infatti solo a coloro che sono iscritti al Fondo Credito. Si tratta di un fondo che offre vari benefici al pubblico dipendente, come welfare, mutui ecc.
Richiedere all’Inps Tfr e Tfs a interesse agevolato, cos’altro sapere
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Nella domanda devono essere riportate anche alcune informazioni come l’importo della buonuscita per il quale si richiede l’anticipato pagamento e se il Tfs verrà corrisposto in seguito a pensionamento o dopo la cessazione del servizio senza diritto a pensione e nuovo impiego che prevede iscrizione a Gestione unitaria.