Per la Polizia il Festival di Sanremo sarà ad alto rischio scontri con gli anarchici e, per questo, le forze dell’ordine si stanno preparando ad arginare ogni possibile problema.
La preoccupazione della Polizia nasce dalle ultime azioni del movimento anarchico, che ha reagito con diverse manifestazioni contro il 41 Bis, il sistema di detenzione a cui è stato condannato Alfredo Cospito.
Cospito, secondo gli inquirenti, è un leader delle forze anarchiche italiane e, se condannato a un normale regime detentivo, potrebbe riuscire a impartire i propri ordini al movimento, esattamente come un boss mafioso.
Cospito sta sostenendo un duro sciopero della fame per chiedere che la sua condanna sia rivista e che gli sia evitato il carcere duro. Attualmente ha perso oltre 40 chili.
La mobilitazione degli anarchici sostiene proprio la sua protesta. In alcuni messaggi gli esponenti del movimento anarchico sono arrivati ad affermare di essere “disposti a sparare addosso agli assassini” (di Cospito, cioè addosso ai rappresentanti dello Stato) e, secondo le forze dell’ordine, Sanremo potrebbe essere uno scenario perfetto per nuove eclatanti manifestazioni.
Le misure di sicurezza a Sanremo: polizia contro il rischio anarchici
Come comunicato da questura e prefettura di Sanremo, attualmente non esistono indizi concreti che portino a pensare che gli Anarchici vogliano usare il Festival come cassa di risonanza per le loro proteste.
Tuttavia, per la natura stessa delle proteste di stampo anarchico, è molto difficile che gli organizzatori comunichino alle autorità la loro intenzione di manifestare. Si tratterebbe quindi di “azioni a sorpresa” volte proprio a prendere le forze dell’ordine alla sprovvista e ottenere la massima visibilità mediatica.
Proprio sulla base di queste considerazioni, questura e prefettura hanno indetto sul centro città di Sanremo la zona nera. Si tratta di una misura di sicurezza addirittura superiore alla cosiddetta “zona rossa” che viene dichiarata ogni anno durante i giorni del festival.
Questo significa che in totale saranno dispiegati sul territorio 250 uomini di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza (a fronte dei 100 utilizzati solitamente).
Ad affiancare gli uomini operativi sul campo sarà anche una squadra di Cyber Security che cercherà di monitorare l’invio di messaggi social pubblici e privati volti a organizzare una o più manifestazioni. Oltre a questo saranno attive molte telecamere di sicurezza che permetteranno di tenere completamente sotto controllo tutta la zona della Città intorno all’Ariston.
Mai come quest’anno, quindi, Sanremo è diventato un palcoscenico politico. Negli scorsi giorni era anche stata sollevata una grossa polemica sul collegamento del Presidente Ucraino nel corso della finale.
Diversi cittadini delle associazioni pacifiste hanno deciso di organizzare manifestazioni non violente e boicottare la visione del Festival. Il loro scopo è riportare il Festival della Canzone Italiana a una dimensione di puro intrattenimento e leggerezza, slegata dai grandi temi che hanno attanagliato la vita politica mondiale ed europea negli ultimi anni.