L’iconico programma di Maria De Filippi continua ad appassionare: la confessione del postino di C’è posta per Te, da non credere!
Una colonna portante dell’intrattenimento italiano, così potremmo definire C’è posta per Te, celebre format condotto dall’altrettante iconica Maria De Filippi. Ogni puntata è capace di emozionare, toccare e divertire il pubblico appassionato. Sono molti a chiedersi quali siano i retroscena di una trasmissione tanto amata. La confessione del postino, da non credere!
Conosciamo tutti la dinamica del programma. Una persona invia un invito in trasmissione ad un’altra, solitamente per riappacificarsi, magari per organizzare una qualche sorpresa con l’aiuto della conduttrice. A consegnare l’invito è un apposito postino in bici. E proprio questi personaggi, i postini, spesso restano nel cuore del pubblico per la loro simpatia e sensibilità. Scopriamo un retroscena davvero particolare, ecco cos’ha svelato uno di loro.
La confessione del postino di C’è posta per Te: il retroscena
Ovviamente, in onda, noi vediamo solo piccoli spezzoni della consegna dell’invito. Solitamente un piccolo tratto di strada percorso dal postino e poi l’incontro con il destinatario della missiva.
A svelare un piccolo retroscena è uno di loro, in particolare un giovane che è entrato a far parte di recente della famiglia di Maria De Filippi. Si tratta di Giovanni Vescovo, che molti di noi conosceranno già per “Uomini e Donne”.
In un’intervista a Sorrisi e Canzoni, il giovane trentenne ha spiegato di essere molto felice di essere stato scelto e che forse ad aiutarlo sono stati i suoi modi di fare, il fatto di essere sempre molto educato e gentile. Ha anche ammesso di sentirsi un vero postino, di trovarsi perfettamente a suo agio nel ruolo.
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A suscitare la curiosità del pubblico, però, è un particolare che riguarda proprio il suo compito. Giovanni, infatti, ha ammesso che la consegna dell’invito non è sempre semplice come può apparire. “Me ne sono già successe di tutti i colori” avrebbe detto, spiegando che può capitare di incontrare persone davvero timidissime, ma anche altre che fanno un po’ di “resistenza”.
Se, ad esempio, gli capita che nessuno risponda al campanello o al citofono, è sempre pronto ad armarsi di pazienza, educazione e rispetto e attendere, cercando di non essere invadente. Il giovane ha spiegato che ciò che deve fare è consegnare un invito. Ovviamente, poi: “Non c’è alcun obbligo di raggiungere la trasmissione se la persona non se la sente”.